Gravina in Puglia (BA) – Chiesa del Purgatorio

purgatorio rLa chiesa gravinese di S. Maria del Suffragio, detta comunemente del Purgatorio, fu costruita nel sec. XVII come cappella funeraria della famiglia papale Orsini. Ospita al suo interno importanti opere pittoriche del Solimena e del Guarini, oltre al monumentale organo costruito nel 1790 dal campano Benedetto De Rosa.

Notevoli le affinità di tale strumento con gli organi costruiti dall’altra bottega campana dei Carelli (di cui si ha testimonianza a Gravina nella Chiesa di S. Francesco): l’estensione della tastiera a partire dal Si0, che nell’organo del Purgatorio arriva nell’acuto al Fa5; l’impiego di lastre martellate di grosso spessore; il Principale Secondo a partire dalla seconda ottava, a cui si aggiungono qui una Ottava II (detta Principale III) e un Flauto Traversiere soprani; i raddoppi di alcune file di Ripieno (in questo strumento provvisto anche di una Duodecima); le combinazioni di registri a pedaletto, con soluzioni inedite quali la combinazione di Principale, Flauto 8’ e Voce Umana.

Peculiare di questo manufatto inoltre la foggia a cuspide di alcuni registri: Principale II, Flauto Traversiere, Flauto in XII, così come il collegamento diretto tra pedaliera e canne lignee di Contrabassi senza passare dalla tastiera, contrariamente a quanto accade nella tradizione organaria napoletana. Del tutto nuova anche la linea del prospetto, con due campate maggiori a cuspide e una campata centrale minore a doppia ala.

Sull’anima di una canna di facciata si è ritrovata la firma a inchiostro di Francesco Niola, altro organaro campano; a testimonianza di un ulteriore collegamento tra diverse botteghe organarie campane alla fine del ‘700.

Scheda Tecnica

  • organo costruito da Benedetto De Rosa nel 1790
  • collocato in cantoria sulla porta principale e racchiuso in cassa lignea intagliata e dorata
  • 58 canne di facciata in stagno disposte in 3 campate (11-36-11), a cuspide le laterali e a doppia ala la centrale; canne interne in piombo e di basseria in castagno
  • 1 tastiera di 55 tasti (SI0 – FA5 con prima ottava cromatica); copertine dei diatonici in bosso e dei cromatici in osso ed ebano intarsiati a triangolo; frontalini a chiocciola in bosso (ricostruiti)
  • pedaliera a leggio di 15 tasti (SI0 – DO#2)
  • trasmissione meccanica sospesa
  • disposizione fonica:
  • Principale I 8’
  • Principale II 8’ da Mib2
  • Ottava
  • Duodecima
  • Decimaquinta I
  • Decimaquinta II
  • XIX
  • XXII
  • XXVI
  • XXIX
  • Tiratutti
  • Unda Maris da Sol2
  • Flauto Traversiere 8’ da Sol2
  • Principale III 4’ da Do#2
  • Flauto in XII
  • accessori: tiratutti a pomello e a bilanciere; secondo bilanciere che richiama principale I, unda maris e flauto traversiere
  • effetti speciali: due zampogne in Do e Re, tamburo a  2 canne
  • somiere maestro a tiro in noce con 14 stecche per i registri; somiere di basseria in noce ospitante 15 canne in castagno; crivello in pioppo con bocche sottostanti
  • due mantici a cuneo ricostruiti con azionamento a stanga
  • Pressione del vento: 52 mm in colonna d’acqua
  • Corista: 415 Hz per il La3 a 18° circa
  • Temperamento mesotonico modificato, con 7 quinte ristrette di 1/4 di comma.