Matera - Chiesa Di Sant'Agostino

Chiesa di Sant'Agostino a MateraL'organo della Chiesa di S. Agostino di Matera fu erroneamente attribuito a Biagio Liguori di Montemurro in base a una iscrizione a matita apposta sulla tavola della catenacciatura probabilmente dagli stessi Liguori, che effettuarono sullo strumento una manutenzione alla fine dell'800.

E' invece opera di Petrus De Simone junior, come risulta da una lunga iscrizione rinvenuta sulla carta di una falsa stecca all'interno del somiere maestro. Dalla stessa iscrizione si deduce che la data di costruzione è il 1749 (e non il 1770 come vorrebbe l'iscrizione dei Liguori).

Il manufatto era quasi irrestaurabile: mancavano tutte le canne interne in piombo e le uniche informazioni disponibili per la ricostruzione erano date dalle canne di facciata in stagno sopravvissute (in stato non buono), dalle canne lignee di 16' e 8' e dal crivello. Dall'analisi dei fori di quest'ultimo è stato possibile ricostruire tutti i diametri, riscontrando una particolarità costruttiva relativa ai due flauti: mentre quello in XII infatti mantiene un andamento quasi rettilineo su tutta la tessitura, quello in VIII si restringe nei bassi (a partire da metà circa) per arrivare a congiungersi con l'VIII, con cui condivide le prime 6 canne.

La tastiera presente allo smontaggio, di fattura pianistica, era chiaramente attribuibile ai Liguori; si è provveduto alla ricostruzione di una tastiera in bosso ed ebano seguendo i modelli di Ferrandina S. Domenico (De Simone, 1777) e Molfetta S. Domenico.

E' tuttora superstite una zampogna con tuba quadrangolare in legno, modificata però in epoca recenziore (Liguori?) nel canaletto in ottone, ricavato all'interno del canaletto originale in legno che costituisce un pezzo unico con la tuba secondo la tradizione napoletana (v. Organo Chiesa Madre S. Mauro Forte).

Il fondo della segreta dei somieri maestro e di basseria era foderato con carta da musica: diversi frammenti di cantate per voce sola e basso continuo cifrato. Si è provveduto al distacco e recupero dei fogli.

Scheda Tecnica

  • Organo costruito nel 1749 da Petrus De Simone Junior
  • Collocato in cantoria dietro l'altare maggiore e racchiuso in cassa lignea intagliata e dorata
  • Facciata di 35 canne in stagno, dal Do1 del Principale, disposte in 3 campate con andamento a cuspide (13 - 9 - 13)
  • Tastiera di 49 tasti (Do1 - Do5 con prima ottava cromatica) ricostruita; tasti diatonici ricoperti in bosso, cromatici in ebano, frontalini a chiocciola in bosso
  • Pedaliera a leggio di 12 tasti (Do1 - Si1), costantemente collegata alla tastiera
  • Registri azionabili da pomelli a tiro in ferro, disposti in due colonne a destra della tastiera, accompagnati da iscrizioni manoscritte su carta originali e corrispondenti ai seguenti registri:
    • Principale
    • Ottava
    • Decimaquinta
    • Decimanona*
    • Vigesimaseconda*
    • Vigesimasesta*
    • Vigesimanona*
    • Tiratutti
    • Voce Umana
    • Flauto in VIII
    • Flauto in XII
    • Contrabbassi
    • Tamburo
      (iscrizione non leggibile)
  • *Ritornelli a 1/8 di piede.
  • Somiere maestro a tiro in noce con 10 stecche entranti; somiere di basseria in noce ospitante 2 file di canne in abete entranti in blocco (Contrabassi e Ottava di Contrabassi); crivello in pioppo con bocche sottostanti
  • 3 mantici a cuneo con azionamento a stanga
  • Pressione del vento: 48 mm in colonna d'acqua
  • Corista: 406 Hz a 18° per il La3
  • Temperamento del tono medio da 1/4 di comma.
Lo strumento, ricollocato dopo il restauro sulla cantoria della chiesa di Sant'Agostino

Lo strumento ricollocato, dopo il restauro.
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I tre mantici a cuneo originali prima del restauro

I tre mantici a cuneo originali prima del restauro.
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La tastiera pianistica attribuibile a Camillo Liguori

La tastiera rinvenuta allo smontaggio, dalle misure pianistiche, attribuibile all'intervento ottocentesco di Camillo Liguori.
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Canne di facciata in stagno gravemente ossidate

Grave stato di ossidazione delle canne di facciata in stagno, dovuta alla presenza di impurità ferrose nella lega metallica.
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Canne della campata centrale della facciata restaurate e ricollocate

Canne della campata centrale della facciata restaurate e ricollocate. Sono visibili saldature e integrazioni in lastra omogenea in corrispondenza delle zone più corrose.
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Meccanica di trasmissione della tastiera dopo il restauro

Meccanica di trasmissione della tastiera con tiranti ricostruiti in listello di legno.
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Consolle dopo il restauro

Consolle dopo il restauro: la pedaliera è stata restaurata, mentre la tastiera è stata ricostruita sulla base di modelli dello stesso autore, in particolare, il profilo delle spallette ricalca il modello del positivo della Chiesa di San Domenico a Molfetta (BA).
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