Gravina in Puglia (BA) - Chiesa Di San Francesco d'Assisi

Chiesa di San Franceco d'Assisi a Gravina in Puglia (BA)La quattrocentesca chiesa di S. Francesco d'Assisi a Gravina in Puglia ospita al suo interno un grande strumento costruito nel 1769 da Francesco Carelli, esponente della famiglia organaria originaria di Vallo di Lucania (attualmente in Campania), di cui ricordiamo il fratello Silverio e il padre Leonardo (quest'ultimo fondatore della bottega e autore del positivo conservato nella Chiesa del Purgatorio a Matera).

Lo strumento è collocato in cantoria, dietro l'altare maggiore, e contenuto in una cassa lignea intagliata e dorata particolarmente ricca, con putti che reggono due zampogne a tuba metallica
Molto ricca anche la fonica, che comprende, oltre al ripieno a file separate fino alla XXIX sulla base del Principale 8', un Secondo Principale (o Eco) da Mib2, secondo una pratica affermatasi nella seconda metà del sec. XVIII in area campana e lucana (in Basilicata a Ferrandina, Montalbano Jonico e S. Mauro Forte) e riscontrabile, ad esempio, in altri grandi strumenti di 8' costruiti dai Carelli in Campania (Vallo di Lucania, 1784 e Bagnoli Irpino, 1795).
Altrettanto tipica delle botteghe di area campana (e dei Carelli in particolare) nel secondo '700 è la prassi del raddoppio di singole file di ripieno, azionabili da pomelli distinti; raddoppio che interessa la XIX nel caso di Gravina.
Completano il quadro fonico i due Flauti in VIII e in XII e la Voce Umana.
Degna di nota l'estensione della tastiera, con prima ottava cromatica che si spinge nei bassi fino al Si0, caratteristica anche questa replicata dalla bottega Carelli nei due strumenti di Vallo e Bagnoli citati e riscontrabile anche nei due strumenti costruiti nella stessa Gravina dagli organari campani De Rosa (Chiesa del Purgatorio, 1790) e Favorito (S. Maria delle Domenicane, 1838).

Scheda Tecnica

  • Organo costruito da Francesco Carelli nel 1769
  • Collocato in cantoria, dietro l'altare maggiore, e racchiuso in cassa lignea intagliata e dorata
  • 49 canne di facciata in stagno disposte in 5 cuspidi (13-7-9-7-13), di cui 3 maggiori e 2 minori; canne interne in piombo e di basseria in abete
  • 1 tastiera di 50 tasti (Si0 - Do5 con prima ottava cromatica); copertine dei diatonici in bosso e dei cromatici in bosso ed ebano intarsiati a triangolo; frontalini a chiocciola in bosso
  • Pedaliera a leggio di 13 tasti (Si0 - Si1)
  • Trasmissione meccanica sospesa
  • Disposizione fonica:
    • Principale 8'
    • Ottava
    • Decimaquinta
    • Decimanona I*
    • Decimanona II*
    • Vigesimaseconda*
    • Vigesimasesta*
    • Vigesimanona*
    • Tiratutti
    • Eco (Principale II) da Mib2
    • Voce Umana da La2
    • Flauto in VIII
    • Flauto in XII
    • Contrabbassi da 16'
  • *Ritornelli a 1/8 di piede
  • Somiere maestro a tiro in noce con 12 stecche per i registri; somiere di basseria in noce ospitante 16 canne lignee; crivello in pioppo con bocche sottostanti
  • 2 mantici a lanterna non originali privi di azionamento manuale.
  • Pressione del vento: 48 mm in colonna d'acqua
  • Corista: 418 Hz a 18° per il La3
  • Temperamento del tono medio da 1/4 di comma.
Organo Francesco Carelli - Chiesa di San San Francesco, Gravina (BA)

Lo strumento visto da terra, dopo il restauro.
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 Iscrizione sul pannello copritastiera

Iscrizione sul pannello copritastiera, con la firma dell'autore.
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Canne di facciata, prima del restauro

Stato di corrosione delle canne di facciata prima del restauro.
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Canne interne e crivello, prima del restauro

Canne interne e crivello, prima del restauro
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Canne interne e crivello, dopo il restauro

Canne interne e crivello, dopo il restauro.
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Tastiera e registri, dopo il restauro

Tastiera e registri dopo il restauro.
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Frontalino a chiocciola ricostruito

Frontalino a chiocciola ricostruito.
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