Nella chiesa di S. Andrea (sec. XVI) di Molfetta è custodito, in cantoria sulla porta principale, un positivo costruito da Giuseppe Rubino di Castellaneta nel 1770-71.
L'attribuzione è confermata, oltre che da indagine d'archivio, da un'iscrizione sul primo tasto e dalla caratteristica forma ad ogiva moresca capovolta dei labbri inferiori delle canne di facciata costantemente seguita dal Rubino.
La presenza dello stesso organaro è attestata a Molfetta pochi anni prima con la costruzione, nel 1767, del grande strumento di 8' attualmente presente nella chiesa di S. Bernardino.
Singolare la disposizione delle canne lignee di basseria, posizionate interamente ai lati della cassa su lunghi trasporti anziché sul retro dello strumento.
Molto critica la situazione delle canne di facciata prima del restauro, pesantemente ossidate in seguito a presenze di impurità ferrose nella lastra, ma di spessori tali da permetterne il recupero previa integrazione in lastra omogenea.
Molto critico era anche lo stato di elementi lignei pesantemente attaccati dal tarlo come la tastiera, il crivello e il somiere maestro.
Le sagomature della facciata nella cassa lignea hanno suggerito un corista di 415 Hz circa per il La3.
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Vista complessiva dello strumento prima del restauro.
Si osservi la ridipintura successiva della cassa e della cantoria.
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Facciata dopo il restauro: rimossa la vernice ad argentone, le parti compromesse sono state integrate con lastra omogenea.
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